Il sovrappeso e l’obesità non rappresentano solo un rischio per la salute cardiovascolare e metabolica, ma incidono profondamente anche sulla salute articolare. Le articolazioni, infatti, sono strutture anatomiche progettate per sostenere il peso corporeo in condizioni fisiologiche; quando il carico supera i limiti tollerabili, possono insorgere dolori cronici, infiammazioni e, nel lungo termine, patologie degenerative come l’artrosi.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il sovrappeso aumenta in modo esponenziale il rischio di sviluppare problemi osteoarticolari, in particolare a carico di ginocchia, anche, colonna vertebrale e caviglie. L’eccesso di peso provoca un sovraccarico meccanico costante e alimenta processi infiammatori sistemici che peggiorano ulteriormente i sintomi dolorosi.
Il ruolo dell’alimentazione nella riduzione dei dolori articolari
Una dieta adeguata, personalizzata e bilanciata, può avere un impatto determinante nella gestione dei dolori articolari da sovrappeso. In primo luogo, è fondamentale impostare un piano nutrizionale che favorisca una graduale ma costante perdita di peso, obiettivo raggiungibile solo con l’aiuto di un nutrizionista competente, che sappia bilanciare correttamente le esigenze caloriche con i fabbisogni nutrizionali individuali. L’obiettivo non è solo dimagrire, ma farlo in modo sano e sostenibile, evitando carenze e squilibri.
Ridurre il peso corporeo di soli 5-10% può già comportare un netto miglioramento dei sintomi articolari e della mobilità. Tale riduzione, infatti, alleggerisce in modo significativo il carico sulle articolazioni coinvolte, soprattutto a livello di ginocchia, anche e schiena. Inoltre, una dieta antinfiammatoria è particolarmente indicata per contrastare lo stato infiammatorio cronico che spesso accompagna il sovrappeso: frutta e verdura ricche di antiossidanti, cereali integrali, pesce azzurro (fonte di omega-3), legumi e olio extravergine d’oliva sono alleati preziosi nella lotta all’infiammazione cronica. È utile anche privilegiare spezie e erbe aromatiche con effetto antinfiammatorio, come la curcuma, lo zenzero e il rosmarino.
Viceversa, è consigliabile limitare o evitare alimenti pro-infiammatori come zuccheri raffinati, cibi ultraprocessati, grassi trans, carne rossa e latticini ad alto contenuto di grassi saturi. Queste sostanze possono aumentare la produzione di citochine infiammatorie e peggiorare la sintomatologia dolorosa. Anche l’eccesso di sodio può contribuire alla ritenzione idrica e all’accentuazione del dolore articolare. Inoltre, è importante porre attenzione alla qualità e alla frequenza dei pasti, evitando digiuni prolungati o abbuffate che destabilizzano il metabolismo e possono compromettere i risultati ottenuti.
Perché affidarsi a un nutrizionista esperto
Rivolgersi a un nutrizionista non significa solo ricevere indicazioni su cosa mangiare, ma essere seguiti lungo un percorso di cambiamento sostenibile e personalizzato. Ogni paziente è unico e deve essere valutato nel suo insieme: stile di vita, livello di attività fisica, abitudini alimentari, stato infiammatorio e presenza di eventuali patologie concomitanti.
Un nutrizionista esperto elabora un piano alimentare specifico, monitora i risultati nel tempo, fornisce supporto motivazionale e collabora con altri specialisti, come fisiatri e reumatologi, per offrire un approccio integrato al problema.
Il supporto del Centro Medico Più Salute
Il Centro Medico Più Salute di Alba Adriatica propone percorsi nutrizionali dedicati a chi soffre di dolori articolari da sovrappeso, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita attraverso interventi efficaci, sicuri e basati sulle più recenti evidenze scientifiche.
Fonti:
- Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) – Obesità e salute muscoloscheletrica
- American Journal of Clinical Nutrition
- Arthritis Foundation