Il metodo di studio per studenti BES è uno strumento fondamentale per affrontare il percorso scolastico, sia per studenti che non presentano particolari difficoltà e ancora di più per studenti che presentano difficoltà di varia natura. Infatti, il metodo di studio è collegato all’apprendimento e ai risultati ma anche a emozioni, pensieri e comportamenti.
Gli studenti con difficoltà di apprendimento faticano molto senza ottenere i risultati sperati; per questo iniziano a sentirsi frustrati, impotenti, demotivati e ansiosi, pensano di essere incapaci e che le difficoltano sono irrisolvibili, attuano comportamenti di evitamento e rifiuto verso i compiti e la scuola, e di dipendenza da figure esterne. Questo comporta un percorso scolastico in salita, bassa autostima e conflittualità in famiglia a scuola. Un metodo di studio efficace consente di apprendere e ottenere risultati migliori con un minor dispendio di energie e di tempo e senza ricorrere ad un aiuto esterno.
Lo studente si sentirà più competente, soddisfatto e motivato, sarà più interessato alla materia, inoltre penserà che con la strategia giusta può farcela perciò si impegnerà, sarà più responsabile e sempre più autonomo. Tuttavia, non è sempre possibile elaborare un metodo di studio in modo spontaneo e autonomo, e risulta particolarmente difficile in presenza di BES. Perciò è importante che lo studente sia supportato adeguatamente da genitori, insegnanti especialisti qualificati come un tutor apprendimento, che possano stimolarlo ad acquisire un metodo di studio efficace e personalizzato, a sperimentarlo, in un ambiente relazionale empatico.
Definiamo chi è lo studente BES
L’acronimo BES è inteso come Bisogni Educativi Speciali ed essi si dividono in 3 grandi aree:
– Disturbi evolutivi specifici tra i quali i DSA (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) e l’ADHD (deficit di attenzione e iperattività) certificati dal servizio sanitario nazionale o da specialisti privati. La scuola che riceve la diagnosi scrive per ogni studente un Piano Didattico Personalizzato (PDP) e non c’è la figura dell’insegnante di sostegno.
– Disabilità motorie e disabilità cognitive certificato dal servizio sanitario nazionale, che indicano la necessità dell’insegnante di sostegno e di un Piano Educativo Individualizzato (PEI).
– Disturbi legati a fattori socioeconomici, linguistici, culturali come la non conoscenza della lingua e della cultura italiana e alcune difficoltà di tipo comportamentale e relazionale. Le difficoltà possono essere messe in luce dalla scuola, che osserva lo studente ad esprimere le sue considerazioni o possono essere segnalate dai servizi socali. non è previsto l’insegnante di sostegno e la scuola si occupa della redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP).
La dottoressa Raffaella Cimmino, laureata in psicologia, fornisce supporto per la definizione di metodi di studio per Studenti BES. Per informazioni tel 0861/229123